domenica 24 giugno 2018

LA VERITA' NASCOSTA DIETRO LE UOVA!

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Viaggiare seduti o sedersi a viaggiare

Riflettere per lottare o lottare per riflettere
potere agli oppressi o potere a nessuno
delega o autodeterminazione
30 secoli di promesse o promettere tempesta
Giolitti o Malatesta
gerarchia o orizzontabilità
antispecismo debole o resistenza animale
piramide o sentiero
sovrani o Durruti
maggioranza o unanimità
voto o mutuo appoggio
politica o partiti
legacci coniugali o connessione dei corpi
educazione alla libertà o indottrinamento
Trotsky o Práxedis Guerrero
animalismo o antispecismo
poltrone o passaggi dei contrabbandieri
partito degli onesti o abbattimento delle frontiere
prati o gabbie confortevoli
movimento animalista o animali in movimento
giustizia con la G o giustizia con la g
protezionismo radicale o radicalità al protezionismo
palazzi di vetro o vetri nei palazzi
istituzioni o solidarietà
i senza voce o voci diverse

X in un'urna o alfabeti dei viventi.


LA VERITA' NASCOSTA DIETRO LE UOVA! 

"Le uova di mio nonno che tratta le galline come figlie, le posso mangiare?"
Va tenuto presente che quando c'è allevamento, c'è sempre macellazione, SEMPRE! Non esistono e non possono esistere allevamenti in cui gli animali siano lasciati morire di morte naturale. Quando non producono più abbastanza, quando non sono più utili, vengono uccisi, punto e basta, e non può essere altrimenti.
Quindi, illudersi che, siccome lo scopo di un dato allevamento non è la produzione di carne, allora gli animali non verranno uccisi, è irrazionale e illogico. Che si tratti di latte, di uova, di lana, di piume, qualunque sia il "prodotto" che si ricava dagli animali, quegli animali finiranno al macello, e usando quel prodotto si condannano a morte quegli animali.
E' sempre così, in ogni genere di allevamento, anche quelli "familiari".
Se i parenti ci assicurano che non faranno mai del male alle galline che allevano, non possiamo crederci, perché, anche loro, quando le galline smettono di produrre le uova, non le terranno in vita, con molta probabilità le uccideranno, per quanto promettano di non farlo. Inoltre, quelle galline da dove arrivano?
Vengono comprate, e per ogni pulcino femmina che viene venduto come gallina ovaiola c'è un pulcino maschio che invece viene ucciso appena nato perché "inutile". Quindi, anche questo genere di allevamenti familiari uccidono animali.
L'unico caso in cui questo non si verifica è quando si adottano delle galline salvate dagli allevamenti (caso comunque molto raro): in quel caso, le stiamo semplicemente ospitando per salvare loro la vita, quindi si può pensare che se fanno le uova non c'è nulla di male nel mangiarle. Invece, togliendo loro le uova si danneggia la loro salute, perché se gliele si lascia, loro le covano e anche se non nasce il pulcino (perché ovviamente non sono fecondate), comunque non ne producono altre, se gliele si toglie continuano a produrne e questo fa esaurire le loro riserve di calcio e quindi sono esposte ad osteoporosi, fratture ossee ed altri disturbi.
Teniamo conto, inoltre, che la quantità di uova che per una gallina in natura è normale fare è molto bassa, non più di 2 al mese in media, quindi in un'ottica di rispetto degli animali e della loro natura non ha alcun senso pensare di usarle come fabbriche di uova da mangiare.
La femmina del pollo rosso della giungla, l'antenato selvatico del pollo domestico, depone circa 25 uova l'anno.
Gli uomini hanno cominciato a selezionare gli animali in modo da massimizzare la produzione di uova. Prima degli anni 40, l'industria avicola aveva creato una gallina che poteva deporre un centinaio di uova l'anno, ma naturalmente non erano ancora soddisfatti.
Nei moderni allevamenti le galline depongono in media 260 uova all'anno, circa 10 volte la quantità di uova deposta dai loro progenitori selvatici. La quantità di calcio richiesta per produrre così tante uova è tremenda, quando le galline sfornano uova in continuazione esauriscono le loro riserve di calcio e quindi sono esposte ad osteoporosi, fratture ossee ed altri disturbi, come detto prima.
Grazie a www.vegfacile.info,


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A una certa ora, va sempre al solito posto. L'unico punto nella vallata da dove si vede il sole tramontare tra uno scorcio di alberi...
Arriva alla sua postazione e si blocca immobile a guardare il sole, rimane così per 5 min e pensa...
Dopo svariati giorni di osservazione per capire cosa stesse pensando sono arrivata alla conclusione! 
Pensa che un'altra giornata è finita e deve prepararsi il giaciglio di paglia per dormire prima che diventi buio.
Giaciglio che prepara molto accuratamente spostando filo X filo di paglia e quando è soddisfatta si sdraia, brontola un po' e poi chiude gli occhi.
Questo rituale accade ogni sera poco prima di dormire.
Quanta sensibilità c'è nei vostri piatti...neanche lo potete immaginare! 
Emma è davvero un maiale straordinario...ha una spiccata intelligenza e sensibilità. Vederla osservare in silenzio i tramonti mi rilassa e mi riempie il cuore.

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