mercoledì 25 luglio 2018

La Fregatura


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SUPPLICA AGLI IMMIGRATI

Stranieri (come disse qualcuno più grande di me), vi prego, non lasciateci soli con gli italiani.

Albanesi, nord-africani di tutte le coste, somali, moldavi, rumeni, ucraini: ascoltate la nostra preghiera nascosta, sottovoce per non farsi sentire dall’opinione pubblica di prima pagina.

Non lasciateci in balìa di certi nostri connazionali.

Non abbandonatici nelle mani di quelli che vanno a passeggiare al centro commerciale, di domenica, di quelli che vanno da McDonald per far tacere i figli, nelle grinfie di quelli che si sfasciano alle slot-machine ed in quelle dei malintenzionati che si gonfiano le labbra col botulino.

Stranieri, vi supplico: non fatevi convincere da questo nuovo razzismo di tendenza, da questo chiacchiericcio di moda nei condomini della provincia purulenta e dei quartieri-a-bene.

Non date retta ai giornali, ai tg, alle signore sull’autobus: in realtà, vi vogliamo tantissimo!

Perché l’alternativa di restarcene tra di noi, con la nostra poraccitudine, ci atterrisce.

La possibilità che le nostre frontiere non accolgano persone provenienti da altri paesi presuppone uno scenario orrendo: che, cioè, si resti tra di noi.

Tra di noi a stordirci di pasta, calcio e De Filippi; tra di noi a non masticare neanche più uno straccio consunto di inglese, francese o spagnolo, ma a spiccicare il nostro italianese dai congiuntivi estinti.

Tra di noi a farci rubare soldi e tempo dalla pubblica amministrazione e dall’esattoria, convinti che sia meglio farsi saccheggiare il futuro dai propri connazionali che, eventualmente, la borsetta da uno che, tra di voi, potrebbe essere criminale almeno quanto un quindicenne italiano.

Stranieri, vi scongiuriamo, non date retta ai giornalisti, ai ministri che si fidanzano con le vedettes, ai nostri genitori, storditi da vent’anni di politica in odore di mafia.

In verità, dentro ai nostri cervelli si nasconde un grido che desidera sollevarsi da una terra polverosa come poche e saltar fuori dalle nostre povere gole arrugginite: non lasciateci soli.

Proseguite il percorso tipico proprio del flusso migratorio, da sempre: un cammino insolente, inarrestabile, capillare e destinato, lode a Dio, allo straordinario epilogo della contaminazione.

Stranieri, vi scongiuriamo: contaminateci!

Non lasciateci qui, a riprodurci coi concorrenti dei quiz televisivi, con le blogger di cosmetici, con gli imprenditori che guidano le Ferrari arancioni e vi scendono indossando mocassini blue elettrici con le nappine, blazer giallo limone e jeans skinny coi risvoltini.

Prostitute nigeriane, salvateci dai risvoltini con la vostra dignità, infinitamente più ampia dei vostri clienti.

Indiani, filippini, amici boliviani, stateci vicini, non andatevene!

Restate con noi a qualunque costo, restate con noi anche senza permesso di soggiorno ma non abbandonateci.

Non togliete i vostri figli dalle scuole, lasciando i nostri bambini a rimbecillirsi, chiusi nel piccolo recinto della loro città: fate respirare loro il profumo di terre lontane che insegnano più dell’ora di matematica.

Va bene anche la puzza di quelle terre perché offrono molto più di un centro estivo.

Stranieri, vi prego, restate.

Non lasciateci soli coi nostri connazionali che leggono libri di cucina ma comprano surgelati, che salgono sul tram senza biglietto ma cambiano il guardaroba ad ogni stagione, che prenotano la vacanza dall’altra parte del mondo ma restano dentro al villaggio turistico.

Stranieri, nel caso vi accorgeste di che paese puzzone è il nostro, vi prego, portateci con voi.

Se non volete tornare laggiù, nel vostro paese, dove i problemi sono realmente problemi, troveremo un altro posto dove andare.

Un paese, forse, meno bello di questo, dove però non incontreremo gente che porta a spasso i cani nei passeggini, un paese dove non ascoltano i nuovi rapper, un paese in cui l’immigrazione è un valore aggiunto, non il capro espiatorio di un male locale, collezionato nei secoli.


PS/NB: La frase “Stranieri, vi prego, non lasciateci soli con gli italiani”, non è mia ma è una delle citazioni più belle che si possano fare e l’autore è un famoso anonimo.


La Fregatura

C’è qualcosa che in questo periodo spiazza profondamente i complottisti: hanno vinto le elezioni, e sono arrivati al governo.
Questo naturalmente non quadra con la loro visione del cosmo, formatasi sulle vecchie stagioni di X Files, insieme alla fissa per l’invasione aliena. Alla fine di ogni episodio sulla Cospirazione, Mulder e Scully tornano sempre a casa scornati, non succede mai che vengano creduti, e promossi ai vertici dell’FBI.
Cosa sta succedendo, si chiedono quindi i complottisti al governo, dov’è la fregatura, where is the catch?
Sì, Mattarella è parso abbozzare un mezzo tentativo di bloccarli, ma è sembrata più che altro una di quelle cose che si fanno solo per poter dire d’averci provato. E secondo il leghista Giorgetti, Mario Draghi s’è subito occupato d’intercedere perché la crisi si risolvesse.
I complottisti sono al governo, e non riescono a spiegarsi come sia potuto succedere.
L’aver venduto il culo a Berlusconi non gli sembra una spiegazione sufficiente. Dopo la presidenza del Senato e il ministero chiave dell’Economia, hanno consegnato a Forza Italia e a Mediaset anche la Giunta per l’Immunità parlamentare, e la Commissione per la Vigilanza Rai. Eppure si ritengono ancora duri e puri nemici del Sistema.
Quindi a ogni ombra sobbalzano, e strappano una tenda convinti ci sia nascosto dietro un killer transgenico, trovandoci però soltanto un termosifone con due pantofole sotto.
È successo anche la settimana scorsa. Come richiesto dallo stesso governo, l’Inps ha fatto i conti in tasca al cosiddetto Decreto “Dignità”. Luigi Di Maio ha gridato al complotto, dicendo “me la sentivo!” E ha sferrato un calcio al termosifone dietro la tenda.
Intanto Savona della loro Squadra Antieuro finiva indagato per usura bancaria.
Questa non se la sentivano.
Come al solito i complottisti cercando dettagli nell’ombra, si perdono quello che è sotto gli occhi di tutti.
Con la fine di quest’anno si conclude anche il Quantitative Easing, l’espediente inventato proprio da Mario Draghi per preservare in animazione sospesa l’economia europea.
S’annuncia all’orizzonte una tempesta di merda che chiunque al governo dovrà affrontare, e i porti per la nave Italia saranno chiusi.
Non che ci sia stata una trappola, i populisti hanno messo la testa sul ceppo da soli, promettendo l’impossibile per vincere. Hanno voluto la bicicletta, e al ritorno dalle vacanze gli toccherà pedalare.
The catch is out there. La fregatura è là fuori.


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Per aiutare i migranti a casa loro

È necessario che l' Occidente cambi le politiche estere di sfruttamento, furto di risorse e di occupazione
Cessare di vendere armi ai capi che garantiscono questa schiavitù del proprio popolo e territorio 
La favoletta che l'occidente porti democrazia deve finire, nessun paese sta meglio adesso rispetto a prima degli interventi militari Nato, guidati dagli USA.
Questa convinzione, che questo nostro modello di capitalismo da macelleria sociale sia democrazia deve essere rivista seriamente dall'opinione pubblica
Combattere seriamente gli sprechi, il consumismo ne è simbolo
Partire seriamente con progetti per lo sviluppo di energie pulite, alternative, la tecnologia esiste
Capire che in quei territori, dai tempi del colonialismo in poi, l'occidente ha fatto il deserto, è giunto il momento di prenderne atto.
Investire in progetti sociali in questi paesi disperati, invece di destabilizzarli per il profitto dei soliti noti.

Quindi lo slogan 
Aiutiamoli a casa loro
è semplicemente propaganda, la nostra classe dirigente non ha nessuna intenzione di cambiare rotta di gestione e in larga maggioranza, i cittadini non hanno ancora preso coscienza della situazione, nessun policante al vertice si presta a spiegare seriamente che quello che vediamo non è casuale, ma conseguenza di politiche imperialiste perverse
Quindi meno chiacchiere becere e più fatti.

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