giovedì 19 luglio 2018

Selfie made man


L'immagine può contenere: 7 persone, persone che sorridono, spazio all'aperto

Rilancio quest'idea: facciamo le "feste dell'accoglienza"? Ripopoliamo i nostri paesi deserti?...

Lasciatemi parlare di un'utopia, a proposito di migranti. 
E se, per pura ipotesi, invece di lasciare questi tristissimi "trasferimenti" di poveri disperati in mano alla burocrazia e alle forze dell'ordine - quando non con terribili barricate e proteste di popolazioni altrimenti pacifiche fino all'assenteismo, all'ignavia, all'inazione e al silenzio davanti a qualsiasi mafia o prepotenza - s'inventasse ogni volta, in ogni luogo, una "festa dell'accoglienza": musica, bibite, dolcini e tutti che vanno da questi ragazzi (o donne, o uomini, o bambini) e sorridono, e gli danno pacche sulle spalle, e cercano di parlarci, in inglese, in dialetto, a gesti, e portano loro qualcosa, una caramella, una penna, un fiore raccolto dagli spartitraffico (che tanto qui non tagliano mai l'erba e non curano le aiuole, ma nessuno protesta con tanta veemenza, vuoi mettere?), e dicono "siamo contenti, bravi, vedrete che qui con noi starete bene!" (e magari facessimo loro posto nei paesi sempre più disabitati, nelle contrade incolte e abbandonate, nelle pieghe di quest'Italia che si svuota e si dimentica di sé), secondo voi cosa sarebbe di quella comunità? Secondo voi che impressione avrebbero, queste persone, del luogo in cui si sono trovati - dopo chissà quale viaggio - a sbarcare? Che considerazione ne avrebbero? 
E noi, noi stessi, non saremmo più sorridenti, più vicini, meno pieni di paura e rancore, più... com'è quella parola, accidenti, quella parola che mi sfugge. Ah, sì. Umani.


Selfie made man

“Senti che puzza, scappano anche i cani, stanno arrivando i napoletani’ – Matteo Salvini

Salvini è una bolla mediatica.
Tutta la sua popolarità la deve ai media di Berlusconi, Cairo, Murdoch e Zuckerberg.
Non ha idea di quali siano le reali competenze del suo ministero, e non gli interessa. Non ha mai fatto un lavoro vero in vita sua. Non capisce un cazzo di Diritto civile, penale, commerciale, costituzionale o marittimo. Il suo unico talento è sparare slogan razzisti su uno schermo, su un social o davanti a una telecamera.
Salvini è un prodotto della propaganda.
“Realtà fasulle producono persone fasulle” – Philip K. Dick.
Salvini è una bolla mediatica, e non è nient’altro.

Non è il trionfatore delle ultime elezioni.
La Lega nelle urne ha preso solo il 17%, quasi due punti in meno dello sconfitto PD, il voto d’un italiano su 10.
Se il suo 17% pesa come un 71% nel governo Conte è solo per la squallida pochezza, la patetica inconsistenza politica, culturale e umana dei suoi soci 5 Stelle, a cominciare da Pupazzetto Di Maio, che aveva definito i voucher “l’emblema dello schiavismo”, e appena gliel’hanno ordinato li ha riabilitati. Adesso sono anche l’emblema del suo servilismo.

Salvini, per quanto gli piacerebbe, non è neanche il Boia del Mediterraneo, il Bay Harbor Butcher nostrano. La dottrina della criminalizzazione delle ONG e del finanziamento dei lager libici l’ha cominciata Minniti, il suo successore la sta soltanto continuando fino alle grottesche estreme conseguenze: chiudere i porti italiani alla Marina italiana.
Salvini non è più stronzo di Minniti, la differenza è che se ne vanta.
Perché non è nient’altro.

Salvini non è neanche il Donald Trump italiano.
Non sono bastati i nazisti dell’Illinois a Trump per vincere, c’è voluta la Rust Belt, e The Donald a modo suo non lo dimentica. Invece Salvini da quando è al governo è diventato un nazista mono-nota: “Basta sbarchi!”
L’abolizione della legge Fornero, la Flat Tax, gli asili nido gratuiti, tutte le altre promesse adesso sono sparite, inghiottite dalla retorica xenofoba, dall’ossessione del Respingimento.
Per quanto gli italiani siano razzisti, quando i nodi economico-finanziari verranno al pettine, urlare “Basta sbarchi” non basterà più.

Matteo Salvini annuncia che governerà per 30 anni, in realtà forse gli restano solo 3 mesi di pacchia. Il Quantitative Easing di Draghi sta finendo, e la Legge di Bilancio incombe.
Quando gli elettori grilloverdi finalmente capiranno d’aver venduto l’anima a qualcuno che non ha i soldi per pagargliela, allora probabilmente s’incazzeranno.
E la bolla scoppierà.

Fonte: Carmilla On Line

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Ricordare i cento anni di Nelson Mandela. Fatto. Ricordare che stai celebrando i cento anni di Mandela mentre una minoranza bianca decide le politiche di esclusione delle maggioranze multiculturali in Europa e negli Usa. Fatto. Ricordare i cento anni di Mandela mentre una mini-minoranza di ricchi esclude circa un miliardo di esseri umani dall'accesso ad acqua e cibo. Fatto. Ricordare che l'apartheid si è esteso dal Sudafrica all'Europa. Fatto. Ricordare che la principale forza politica di Mandela fu di evitare un bagno di sangue contro coloro che avevano imposto l'apartheid. Fatto

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