TANTO... E' "SOLO" #LATTE! 😔
"Nel Latte? E che male c’è?
Mica fecondano ciclicamente le #mucche.
Mica le spremono al massimo senza sosta per alcuni anni.
Mica strappano loro il vitello poco dopo la nascita.
Mica tutti i vitelli nati maschi vengono rinchiusi e alimentati per qualche mese, poi condotti al macello.
Mica le mucche dopo alcuni anni, ormai stremate, vengono fatte a pezzi e inviate in macellerie e supermercati.
Mica l’hanno detto in tv".
L'industria del latte è tra le più terribili e sterminate sorgenti di sofferenza e morte animale presenti sul pianeta e perpetrate dall'uomo ai danni degli Animali!
Nel mondo reale, nessun allevatore – neppure in un allevamento biologico – potrebbe evitare di far uccidere i vitelli nati maschi, ne mantenere "inutilmente" le mucche di "fine carriera", così da loro definite. Per mantenere un numero così grande di ”capi improduttivi” occorrerebbero infatti estensioni di terreno e un dispendio di quantità di risorse tali da rendere fallimentare qualsiasi tipo di allevamento.
Ti preghiamo di guardare e condividere i seguenti video esplicativi sulla produzione del latte e sulle sue conseguenze:
Grazie a LA VERA BESTIA - Animal Video Community
Ippoasi la Fattoria della Pace supportata dal nostro gruppo Facebook Canapa e Vegan per I Rifugi di Animali Liberi è un luogo magico, si trova in Toscana in provincia di Pisa, è il luogo dove circa dieci anni fa, esattamente una notte di capodanno ho aperto gli occhi sullo sfruttamento degli animali, ho conosciuto tanti animali liberi, cavalli, mucche, maiali, galli e galline, e da quel giorno non mi sono più cibato di animali e derivati, da Ippoasi un accorato, struggente e commovente addio ad una sorella che ci ha lasciato, buon ponte Terra!
Arrivederci, cara amica - da Ippoasi
A noi resterà sempre impresso nel cuore il tuo sguardo intenso, profondo e fiero, quello con cui ci avvolgevi mentre negli ultimi mesi ogni giorno ti aiutavamo a metterti in piedi. Da sola non ce la facevi più e noi non abbiamo fatto altro che prenderci cura di te.
Terra, meravigliosa creatura, fuori dall’ordinario, ieri ti abbiamo accompagnata nel tuo ultimo viaggio. Stretti a te, ti abbiamo detto arrivederci per sempre.
Prima di Terra il tuo nome era IT069990000440 , il codice identificativo che appariva sui cartellini gialli appesi alle tue orecchie. Non eri una persona, ma solo un corpo che non contava, uno dei miliardi cresciuti in serie e destinati ad una vita di soprusi, indifferenza, dolore, oblio, morte.
Nell’instabilità delle cose, qualcosa rimane, anche i miracoli. Sei stata liberata nel 2009, insieme con la tua compagna Luna: avevate vissuto per tutta la vita chiuse al buio in una stalla. La luce del sole, il brillare dei prati, il rumore del vento, i movimenti di altri individui, ogni cosa bella vi terrorizzava, perché non l’avevate mai provata prima. Eravate impreparate e avete affrontato un percorso di riabilitazione che è durato per due lunghissimi anni.
Scriviamo queste parole nove anni dopo. Molte cose sono cambiate, molte persone sono arrivate e molte altre sono partite. Quello che sempre rimane siete voi, il cuore pulsante di un luogo che non è solo un luogo, ma un sogno appassionato.
L’anno scorso Luna è volata sul ponte e ieri è toccato a te. Terra, ti sei appropriata della tua libertà , l’hai assaporata giorno dopo giorno e ne hai fatto qualcosa di meraviglioso: hai dimostrato a decine di migliaia di persone chi è davvero una mucca affrancata da una vita di sofferenza.
Ti siamo stati accanto ogni giorno, con tutto l’amore e la dedizione di cui siamo stati capaci. Sotto al sole dell’estate, alla pioggia battente, stanchi e sfiancati. L’abbiamo fatto con gioia, perché ti amiamo con tutto il cuore e ti ameremo per sempre.
Ci piace sognare che tu sia di nuovo in compagnia di Luna.
Arrivederci, cara amica.
Fonte: Ippoasi
ISCRIVI, INVITA AMICHE E AMICI, AIUTAMI A FAR CRESCERE IL GRUPPO!
Tutti noi antispecisti vorremmo che tutti gli animali fossero liberi, ma al momento attuale l'unica soluzione auspicabile sarebbe che l'essere umano sparisse dal pianeta terra, come descritto nella parte iniziale del post, nel frattempo che questa eventualità si concretizzi (e dai cambiamenti climatici in atto, non dovrebbe essere un momento tanto lontano, noi umani siamo seduti sul ramo dell'albero che stiamo segando, e manca pochissimo alla catastrofe), bisogna pensare agli animali liberati dagli allevamenti e dai macelli, in Italia e nel mondo esistono tanti rifugi o santuari per animali liberati, e bisogna aiutarli, a supporto di questi luoghi magici, da qualche mese ho formato un gruppo su Facebook: Canapa e Vegan per I Rifugi di Animali Liberi, al momento siamo oltre quattromila iscritti, vorrei che mi deste una mano a farlo crescere, invitando ed iscrivendo i vostri amici;
I rifugi si possono aiutare in tanti modi, il più semplice è destinare l'otto per mille sulle dichiarazioni dei redditi, oppure organizzare delle cene benefit nelle vostre città a favore dei rifugi in ristoranti e locali solo vegan (Non finanziamo gli sfruttatori di animali), ma soprattutto si possono visitare e conoscere gli umani e non umani ospiti delle strutture.
Nessun commento:
Posta un commento