giovedì 9 agosto 2018

IL PESCE AL MERCURIO... E' SERVITO

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Una campagna per i pesci

In questi mesi estivi stiamo lavorando a una nuova campagna a manifesti, stavolta dedicata ai pesci, perché sono gli animali più bistrattati in assoluto. Sarai dei nostri nel diffonderla?

E' difficile toccare il cuore delle persone quando si parla di pesci: sono animali molto distanti da noi, per i quali è molto più difficile, per la persona media, provare empatia, rispetto a quanto si riesce a fare con animali come i mammiferi.

Molti li considerano poco più che piante, infatti purtroppo non è raro sentire persone che si definiscono "vegetariane che mangiano pesce". Affermazione che mette davvero i brividi.

"Ma allora perché fare una campagna su questo, se la maggior parte delle persone sono insensibili alla sofferenza di questi animali?", vi chiederete. Beh, in parte proprio per far sapere che anche loro soffrono e superare questa visione illogica, in modo da far arrivare il messaggio etico a quella parte di pubblico che sarà in grado di riceverlo.

E in parte per sfatare il mito secondo cui "il pesce fa bene", un messaggio che invece è in grado di arrivare a tutti. Messaggio essenziale, perché è proprio questo il motivo per cui le uccisioni aumentano di anno in anno: le persone si sforzano di mangiare più pesce perché credono che sia positivo per la loro salute. Mentre la carne dei pesci è dannosa come la carne di qualsiasi altro animale.

Vorremmo anche inserire l'aspetto ecologista, per informare le persone che la pesca devasta l'ambiente marino e che è urgentissimo darci un taglio.

Lavoreremo dunque su questi aspetti, per disincentivare il consumo di pesce come "alternativa sana" alla carne. A chi diminuisce il consumo di carne perché sta attento alla salute dobbiamo spiegare che consumare pesce non è la soluzione - l'unica alternativa sana è quella vegetale!

Affrontare questo tema è importante e urgente, perché il numero di pesci uccisi ogni anno supera quello di ogni altra specie. Parliamo di migliaia di miliardi, cifre che riusciamo a stento a figurarci. In più, la pesca uccide "per sbaglio" anche moltissimi altri animali marini: altri pesci che non interessano il mercato, tartarughe, delfini. Anche uccelli marini. Alcuni vengono pescati per sbaglio, altri rimangono intrappolati in reti e lenze, anche in quelle abbandonate nei mari e non più usate.

Se si pensa che metà della plastica che inquina i mari è costituita dalle reti da pesca abbandonate, si dice tutto.

Per non parlare degli allevamenti di pesci, che sono ancora più dannosi della pesca in mare, sia per i pesci stessi che per l'ecosistema: fanno soffrire per tutta la vita gli animali allevati, tenendoli in condizioni pietose, inquinano le acque causando la morte degli animali selvatici, diffondono malattie tra gli altri pesci. Senza contare che per nutrire i pesci d'allevamento è necessario catturarne un numero ancora maggiore di selvatici.

Insomma, noi riteniamo sia urgente affrontare anche questo tema e cercheremo di realizzare una campagna il più efficace possibile.

Grazie in anticipo a tutti coloro che vorranno partecipare alla sua diffusione!


IL PESCE AL MERCURIO... E' SERVITO

#PESCE AL #MERCURIO: Solo nel tonno, i livelli sono 10 milioni di volte superiori a quelli del mare circostante!

L’elevata tossicità del mercurio ha indotto, in parte, a limitarne l’utilizzo. Il mercurio, si assume per ingestione, inalazione, o anche per contatto visto che è in grado di penetrare i tessuti cutanei. Stessa cosa per i sali di mercurio, che generalmente si accumulano attraverso la catena alimentare.

Oggi il fatto più allarmante è che la principale fonte di contaminazione da mercurio è rappresentata dal cibo, senza considerare le vernici, le cere per pavimenti, gli antisettici, i lucidanti per mobili, i filtri dei condizionatori d’aria e così via.

La tossicità del mercurio colpisce principalmente il sistema nervoso centrale e periferico ma, come la maggior parte delle sostanze neurotossiche, agisce anche su cuore, reni e sistema immunitario. Una volta ingerito, inalato o toccato, il mercurio si distribuisce in tutti gli organi del corpo umano in uno spazio temporale che può arrivare a 60 giorni. È per questo motivo che gli effetti di alcuni tipi di contaminazioni da mercurio possono manifestarsi anche dopo diversi mesi in maniera virulenta e con danni permanenti al sistema nervoso, polmonare gastrointestinale che possono provocare la morte.

Anche gli animali (entrando nella catena alimentare) sono esposti agli effetti del mercurio: l’avvelenamento è considerato, non a caso, una delle principali cause del rischio d’estinzione di alcune specie di uccelli, in particolare di quelle viventi in ambienti acquatici dove i livelli di accumulo del mercurio sono critici. Un pericolo che riguarda l’intero ecosistema se consideriamo che concentrazioni 2-10 volte superiori alla norma possono alterare significativamente l’attività biologica del terreno.

Negli ultimi anni le concentrazioni di mercurio nell’acqua e nelle carni (soprattutto pesce) è aumentata considerevolmente tanto da mettere in allarme gli scienziati di tutto il mondo. Centrali termoelettriche che bruciano carbone, acciaierie, impianti industriali, miniere e inceneritori di rifiuti.
Poi ci sono gli eco-sistemi che, fra incendi boschivi e vulcani, producono un terzo dell’inquinamento mondiale da mercurio. Mentre l’ultimo terzo è il vecchio mercurio prodotto dall’uomo in passato e tornato in circolo.

Il mercurio può accumularsi nei reni e nel fegato della selvaggina e nei cerali o funghi cresciuti in terreni inquinati. Per ciò che concerne il consumo di prodotti ittici (che di fatto rappresentano la principale fonte di contaminazione) il livello di tossicità è dato dall’ambiente in cui il pesce ha vissuto.
I pesci a più alta concentrazione di mercurio sono infatti i grandi predatori (tonno, pescespada, squalo, verdesca) che, essendo ai vertici della catena alimentare, tendono ad accumulare maggiori quantità di sostanze tossiche.

Secondo un recente articolo pubblicato da "Nature", i livelli di mercurio nel mare sono ancora più alti del previsto, solo nel tonno sono 10 milioni di volte superiori a quelli del mare circostante!

Ma il mercurio può nascondersi anche in altri oggetti di uso comune, come i cosmetici, in particolare il mascara. Occorre, dunque, leggere attentamente le etichette dei prodotti che utilizziamo e prediligere i cosmetici naturali, ma soprattutto saper distinguere le sostanze pericolose che possono nascondersi dietro nomi più o meno indecifrabili. Per semplificarci il compito l’Unione Europea ha stilato e pubblicato una lista di tutte le sostanze vietate in cosmesi:

Fonte: La Stella Vegan

L'immagine può contenere: nuotare, oceano, spazio all'aperto, acqua e natura
Basta Delfinari
J35 CONTINUA A NON LASCIARLO ANDARE

Qualche giorno fabbiamo parlato di J35, l' orca avvistata al largo di Seattle mentre nuotava portando con sè il corpo senza vita del figlio, morto pochi minuti dopo essere venuto al mondo (https://goo.gl/fv9Lvg).

Sono passati 10 giorni dalla morte del piccolo e J35 continua a nuotare con il corpo esanime del cucciolo poggiato sul rostro.
Ogni volta che le scivola giù, lei si immerge per recuperarlo.
Altre orche nei giorni scorsi le si sono avvicinate e sono rimaste accanto a lei, immobili, per alcune ore.

L' orca ha percorso alcune centinaia di chilometri in questi giorni, senza mai lasciar andare il corpo del figlio.

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