sabato 8 settembre 2018

Il Pistola Elettrico



Se non ne puoi più della gente che per criticare Il felpa, uno che si è fatto da selfie, continua a postare le di lui foto in giro per il web.
Se hai il dubbio che l’effetto del governo del cambiamento sia il cambiamento del nome del PD.
Se pensi anche tu che: “Sta rottura de cojoni dei fascisti” is the new “Poteva andare peggio”.
Se hai il sospetto che gli immigrati siano attirati in Italia dalla promozione di Poltrone e Sofà.
Se non ne puoi più della sinistra che fa opposizione pubblicando coraggiosissimi post sugli errori grammaticali di Di Maio.
Se sei del mondo 5stelle ma Casalino ti sembrava di averlo già visto da qualche parte.
Se non sei così assopito da non capire che Mondadori ed Einaudi sono entrambi di Berlusconi.
Se pensi che non sia scritto da nessuna parte che l’esclusiva della cultura ce l’abbia radio tre.
Se hai visto un passaggio logico tra l’esultanza di D’Alema e Bersani al referendum e la conseguente salita al potere della Lega.
Se non te ne fotte un cazzo di chi ha disegnato l’abito delle damigelle di nozze di Chiara Ferragni.
Se ti sembra che Renzi e Berlusconi abbiano la stessa età.
Se pensi che l’onestà sia un modo di essere e non uno slogan.
Se hai la chiara idea che chi dice “prima gli italiani” pensi solo ad alcuni italiani.
Se stai notando che, nonostante le ronde di Casapound, mafia camorra e ‘ndrangheta continuano a fare affari d’oro al sud, al centro e al nord Italia.
Se non vuoi vedere scorrazzare come imbecilli sulle tue spiagge le ronde scout di Casapound, ma nonostante questo hai la netta impressione che i vucumprà in spiaggia rompano i coglioni.
Se puoi avere dei dubbi su Giarrusso ma non ti sei dimenticato della Fedeli.
Se sei per l’accoglienza, ma pensi che occorra creare le condizioni per cui chi viene qui possa poi tornare a casa.
Se credi che non sia giusto mettere sulla strada chi occupa case altrui, ma nemmeno mettere sulla strada chi si trova la casa occupata da uno stronzo.
Se pensi che va bene che Fico piaccia al PD, ma se non è andato col PD un motivo ci sarà.
Ma anche se non pensi niente di tutto questo e semplicemente Masterchef ti ha rotto i coglioni...
Natalino Balasso


Il Pistola Elettrico
Di Alessandra Daniele

Evidente quanto Matteo Salvini ci tenga ad essere considerato il ministro dell’Interno più carogna del dopoguerra. In realtà, al confronto con tanti dei suoi predecessori – Scelba, Andreotti, Tambroni, Cossiga, lo stesso Minniti, allievo di Cossiga – Salvini è appena un bulletto, la cui boria è resa ancora più grottesca dall’inefficacia. Quasi tutti i migranti che ha cercato di respingere finora sono sbarcati e rimasti in Italia. La sua Operazione Spiagge Sicure è stata un fallimento avvilente. La promessa di abolire la legge Fornero al primo Consiglio dei ministri non s’è realizzata neanche al dodicesimo.
Non solo Salvini non è il ministro dell’Interno più duro del dopoguerra, ma a ben vedere non è neanche un ministro dell’Interno.
È un’arma di distrazione di massa. Una Mossa Kansas Cityvivente.
Un Cazzaro.
Però, quando il sole è al tramonto, anche i nani proiettano lunghe ombre.
E gli androidi sognano pistole elettriche.
Berlusconi è tornato a proiettare la sua lunga ombra sul governo, assicurandosi il commissario straordinario alla ricostruzione del ponte Morandi, Giovanni Toti, filo-Benetton. E congratulandosi con Salvini per il suo avviso di garanzia, in sintonia con Di Maio, che ha confermato la nuova linea garantista del Movimento 5 Stelle, dicendo che il socio deve assolutamente rimanere al suo posto.
In effetti un ministro dell’Interno indagato per arresto illegale e sequestro di persona è proprio quello che ci vuole per le Forze dell’Ordine italiane.
Salvini sembra uno di quei Cattivi da B movie che minacciano sfracelli planetari, ma alla fine riescono solo a torturare qualche poveraccio inerme, per dimostrare al pubblico quanto sono cattivi, così che esulti quando il Buono li disintegra.

I gialli 5 Stelle sono i suoi Minions. Ci somigliano anche, soprattutto Toninelli.
Salvini ha pure un nick sfigato: “il Capitano”. Data la sua concezione delle leggi del mare, il riferimento dev’essere Capitan Uncino.
Oggi la vulgata mediatica è che tutto gli giovi, tutto gli porti consenso: fallimenti, denunce, prese per il culo, figure di merda, che comunque la sua popolarità possa solo aumentare.
Stronzate.
Salvini è un prodotto, e come tale ha una data di scadenza.
La tigre che sta cavalcando non è né fedele, né paziente.
E alla fine disarciona sempre.
I rais come lui hanno tutti la stessa parabola: prima il Capitale li adopera per controllare le masse. Poi li abbatte, le stesse masse che li hanno acclamati li linciano, e tornano a farsi sfruttare come prima, grate del ripristino della Democrazia.
Salvini cadrà, abbattuto innanzitutto dagli sponsor che lo hanno creato, trasformando un fancazzista da telequiz nel Duce Verde. Al momento giusto basterà un’intercettazione, una casa di Montecarlo, e tutto il peso delle promesse non mantenute gli crollerà addosso, schiacciandolo.
Gli stessi che oggi lo acclamano, lo seppelliranno, passando al rais successivo.
E tutto ricomincerà da capo.


L'immagine può contenere: una o più persone e testo

Caro Pesciabro', non ci sentivamo da qualche giorno e non mi sei mancato. Per niente. Io capisco che con l'istruzione non ci vada molto d'accordo, tu che non sei riuscito a laurearti per scarsa applicazione e che parli quindi di cose che non conosci. Allora lascia che il sottoscritto, un insegnante che per arrivare a conseguire un posto nella scuola ha dovuto sostenere circa 50 esami (laurea triennale, laurea specialistica, abilitazione all'insegnamento), fare 10 anni di precariato in diverse regioni d'Italia e superare un concorso pubblico con oltre 10.000 candidati, 
dicevo, lascia che il sottoscritto ti istruisca un po':
secondo la tua analisi, probabilmente basata su leggende metropolitane, tipo gli immigrati ci rubano il lavoro e prendono 30 euro al giorno, noi insegnanti saremmo dei privilegiati perché rispetto ai nostri colleghi europei facciamo 3 mesi di vacanze.
Allora, intanto sarebbe opportuno stabilire che rispetto ai nostri colleghi europei, noi insegnanti italiani siamo pagati molto al di sotto della media europea. Molto meno rispetto ai colleghi di Germania, Spagna, Portogallo, Austria, Belgio, Finlandia e potrei continuare per un paio di altri post (Fonte OCSE). 
Se poi prima di parlare tu avessi la buona abitudine di informarti, (ma tanto parli a un popolo di caproni ai quali dici le cose che vogliono sentirsi dire), scopriresti che l’Italia non è solo ben allineata ai valori europei in quanto a orario annuale, ma il tempo di lavoro in aula di noi insegnanti italiani è superiore a quello medio dei nostri colleghi europei (Fonte OCSE).
Se il tuo partito, al governo per decenni insieme ad altri partiti, non avesse portato questo Paese sull'orlo del baratro e non avesse letteralmente distrutto la Scuola, io oggi potrei guadagnare quanto un collega finlandese e magari non dover elemosinare una fotocopia per i miei studenti perché mancano i fondi. 
Vedi Pesciabro', i privilegiati non siamo noi, i privilegiati siete voi. I privilegiati siete voi che potete contare su insegnanti italiani competenti come quelli europei, che lavorano più di quelli europei ma che inspiegabilmente guadagnano molto meno di quelli europei. Dalla nostra prospettiva invece, noi non possiamo contare su di voi politici italiani, perché non siete competenti come quelli europei e di certo non lavorate di più di quelli europei, ma inspiegabilmente guadagnate molto di più. Fino al 60 per cento in più. (Fonte Repubblica). 

Solidarietà a tutti i colleghi, in particolare a quelli che ti hanno avuto come alunno. Dev'essere stata durissima.


Nessun commento: