martedì 25 settembre 2018

La liberazione umana senza la liberazione animale è irrealizzabile

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Per far sì che l'evento abbia la miglior riuscita possibile, abbiamo bisogno del tuo aiuto. Invita i tuoi amici a partecipare, questo è il giorno in cui ci uniamo per la liberazione animale e pre la fine dello specismo.
Tutti i dettagli dell'evento saranno pubblicati in prossimità della data.

Finché un'ingiustizia non ha un nome, è invisibile.
E se è invisibile, non è percepita come un problema.
Il 29 settembre noi saremo a Roma per rendere manifesto l'invisibile, per dire a tutti che schiavizzare e uccidere altri individui, pensando che tutto questo sia normale, naturale e necessario, un nome ce l'ha: si chiama SPECISMO, e deve finire.




La liberazione umana senza la liberazione animale è irrealizzabile

In attesa dell'evento a Roma contro lo specismo  l'amica e attivista Barbara Carrie Balsamo Badu ricorda in questo post quello che tutti noi dovremmo tenere sempre nei nostri pensieri...

Mentre sono in un negozio penso a queste pagine:

La modernità è un enorme bluff costruito come un gioco a somma zero, ossia una situazione in cui un gruppo vince se e solo se l’altro o gli altri gruppi perdono, con il risultato che la distribuzione di risorse come denaro, status sociale e potere segue schemi sempre più asimmetrici, generando o esacerbando il dominio gerarchico.
I capitalisti, ad esempio, sono ricchi solo perché i lavoratori sono poveri e i lavoratori sono poveri perché i capitalisti sfruttano il loro lavoro e si appropriano del plusvalore in forma di profitto. Gli Stati e gli imperi più forti ammassano ricchezze e potere rubando le risorse e schiavizzando i popoli degli Stati sconfitti. Le nazioni “sviluppate” diventano ricche e potenti succhiando risorse e ricchezze agli Stati “sottosviluppati”, che in realtà sono stati resi SOTTOsviluppati deliberatamente e che hanno subito la povertà e la scarsità portate dalla colonizzazione. Le città e i palazzi d’Europa non sarebbero stati eretti se non fossero state ridotte in macerie le città dell’Africa e i suoi popoli fatti schiavi.
Ma se turpe è la condotta che un gruppo umano o un ceto tiene nei confronti di un altro pur di far i propri interessi in nome del “progresso”, essa risulta una forma ancora peggiore di ingiustizia quando ad essere sfruttati dagli umani sono gli animali. L’intera specie umana vince a spese di milioni di specie animali non umane e di decine di miliardi di animali schiavizzati e sfruttati dagli umani. Nel gioco a somma zero più odioso di tutti, le conquiste umane avanzano in modo direttamente proporzionale alla perdita della libertà e della vita degli altri animali. Quanto più vincono gli umani, tanto più perdono gli animali; quanto più agi ottengono gli umani, tanto più sofferenza e morte patiscono gli animali; l’aumento della popolazione umana porta all’estinzione degli altri animali e della biodiversità. Se pure la tecno-scienza moderna ha contribuito al benessere del genere umani, per quanto in modo iniquo( a causa delle classi sociali, del potere statale, dell’imperialismo, dei sistemi gerarchici e via dicendo), contemporaneamente sono aumentate le afflizioni e le uccisioni degli animali, come pure la devastazione della terra. Lo dimostrano gli orrori della vivisezione, degli allevamenti industriali, i mattatoi, l’allevamento di animali da pelliccia e i tanti sistemi di sfruttamento; in questo modo gli umani hanno provocato la sesta grande estinzione nella storia del pianeta, hanno inquinato e avvelenato ogni aspetto del loro ambiente fisico e provocato un devastante cambiamento climatico. Dal punto di vista animale e ecologico, quindi, il “progresso” è regresso, la scienza è sadismo, l’umanismo è barbarie e i “lumi della Ragione" portano tenebre e follia. [...]
Definire “progresso” la modernizzazione capitalista e lo stato attuale del mondo è pura follia. [...] non si può parlare di progresso riferendosi soltanto alla comunità umana perché, anche se a beneficiarne fossero miliardi di persone, lo sfruttamento di un numero così impressionante di specie di individui non sarebbe giustificabile. [...] è ormai evidente che un’idea ammissibile di progresso non può prevedere il dominio, l’antropocentrismo e lo specismo, né ignorare l'unità e la coerenza evolutiva ed ecologica tra mondo umano, mondo animale e mondo naturale. Un progresso che innalza con la violenza gli umani al di sopra degli animali, che schiavizza ogni essere dal quale poter cavare sangue, lavoro e profitto, che fa della crescita il proprio feticcio e autorizza il saccheggio, e che è totalmente dipendente dai carburanti fossili, dalla crescita e da un consumo insostenibile, è destinato a implodere sotto il peso delle sue immense contraddizioni.
Steven Best

Mentre penso alle ultime righe sento dietro di me:
Scusi, 3 etti di prosciutto, grazie.
Tutto normale, sono tornata alla realtà.




ISCRIVI, INVITA AMICHE E AMICI, AIUTAMI A FAR CRESCERE IL GRUPPO!

Tutti noi antispecisti vorremmo che tutti gli animali fossero liberi, ma al momento attuale l'unica soluzione auspicabile sarebbe che l'essere umano sparisse dal pianeta terra, come descritto nella parte iniziale del post, nel frattempo che questa eventualità si concretizzi (e dai cambiamenti climatici in atto, non dovrebbe essere un momento tanto lontano, noi umani siamo seduti sul ramo dell'albero che stiamo segando, e manca pochissimo alla catastrofe), bisogna pensare agli animali liberati dagli allevamenti e dai macelli, in Italia e nel mondo esistono tanti rifugi o santuari per animali liberati, e bisogna aiutarli, a supporto di questi luoghi magici, da qualche mese ho formato un gruppo su Facebook: Canapa e Vegan per I Rifugi di Animali Liberi, al momento siamo oltre quattromila iscritti, vorrei che mi deste una mano a farlo crescere, invitando ed iscrivendo i vostri amici;
I rifugi si possono aiutare in tanti modi, il più semplice è destinare il cinque per mille sulle dichiarazioni dei redditi, oppure organizzare delle cene benefit nelle vostre città a favore dei rifugi in ristoranti e locali solo vegan (Non finanziamo gli sfruttatori di animali), ma soprattutto si possono visitare e conoscere gli umani e non umani ospiti delle strutture.

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