L’alimentazione vegana è l’unica che fa veramente bene al cuore e all’anima.
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Maria Ratti
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di Franco Libero Manco
La specie umana risulta essere strutturata morfologicamente, anatomicamente e biologicamente per raccogliere e mangiare la frutta. Per i suoi principi nutritivi, completi, armonici e bilanciati, risulta essere il cibo elettivo per l’essere umano, il più puro e il più adatto al sostentamento della vita dell’uomo con il minimo dispendio energetico e digestivo. L’anatomia comparata conferma che la dentatura umana, lo stomaco, i succhi gastrici digestivi, il canale intestinale ecc. dimostrano, senza ombra di dubbio, che l’essere umano è stato predisposto per nutrirsi quasi esclusivamente di frutta.
Anticamente la frutta è stata ritenuta un cibo quasi sacrale, considerata simbolo di ricchezza, abbondanza, salute e buona sorte: il cibo più ambito dall’uomo al punto da essere simbolicamente la causa della cacciata dal paradiso terrestre. Maometto amava talmente mangiare i fichi da desiderare di portarli con se in paradiso. Nell’antico Egitto l’uva veniva ritenuta in grande considerazione. I pagani consacravano l’ulivo a Minerva, il dattero alle Muse, il fico e l’uva a Bacco, per ottenere la loro protezione.
Nutrendosi di frutta l’uomo non nuoce alla pianta, anzi dopo aver mangiato un frutto (la pesca, l’albicocca, la nespola ecc.) l’uomo getta il seme in un terreno lontano dal fusto dove i semi caduti non potrebbero germogliare, contribuendo alla propagazione della specie.
La frutta può essere suddivisa in 4 gruppi fondamentali: A (frutta sugosa); B (noci, mandorle ecc.); C (cereali); D (legumi). I primi due gruppi costituiscono il nostro vero nutrimento perché possono essere consumati direttamente, allo stato naturale, cioè crudi, mentre gli alimenti del gruppo C e D devono essere in qualche modo preparati.. Nella frutta del gruppo A è contenuto tutto ciò di cui ha bisogno il nostro organismo per riparare e mantenere i propri tessuti e le funzioni vitali in ottimo stato perché fornisce all’organismo energia sotto forma di zuccheri e nel contempo lo ripulisce dai rifiuti accumulati. I frutti del gruppo B, anche se non indispensabili, sono utili perché aiutano il corpo ad incamerare energia sotto forma di grassi.
Gli enzimi sono sinonimo di vita: nella frutta fresca e matura sono nella loro massimo espressione. Ogni alimento allo stato crudo contiene enzimi che si associano a quelli già presenti nel nostro apparato digerente allo scopo di scomporre gli alimenti per assimilare i nutrienti contenuti.
La frutta contiene: acqua biologica distillata, enzimi, sali minerali organici, ferro non-eme bilanciato e assimilabile, auxoni o fattori di crescita, proteine in quantità bilanciata e commisurata alle esigenze umane, omega3 contenenti prostaglandine di tipo I e III positive, ormoni capaci di regolarizzare e rallentare l’assorbimento del glucosio nell’intestino, antiossidanti che riducono i radicali liberi e le malattie, prodotti alcalinizzanti barriera contro l’osteoporosi, fibre, bioflavonoidi, molecole, che si trovano esclusivamente nella frutta e nella verdura e svolgono potenti azioni protettive sui vari organi interni del nostro corpo, vitamine A, B1, B2, C, PP. La frutta è altamente purificante, anti-costipante e dimagrante. Inoltre è priva di grassi saturi. E’ tanto più ricca di nutrienti quanto più proviene da terreni e climi non contaminati. Tutta la frutta ha potere disintossicante.
Molti frutti della nostra area geografica non richiedono trattamenti chimici e sono naturalmente biologici, come: fico, fico d’india, cachi, nespola, melograno, corbezzolo, frutti di bosco, sorba, fragolina di bosco, azzeruolo, carruba, lampone, giuggiola, gelso, mora, mandarino, clementina, mirtillo.
Le mele meritano una particolare considerazione: sono le più ricche di fruttosio, che non determina diabete. Il vantaggio è notevole: gli altri zuccheri favoriscono la formazione di trigliceridi che si localizzano principalmente nelle arterie delle gambe e della retina. Mentre il fruttosio passa direttamente dall’intestino al fegato senza produzione di trigliceridi. Inoltre la mela è ricca di polifenoli protettivi, che ha poteri disintossicanti e anticancerogeni, ma soprattutto è un fattore antisenile.
La migliore fonte di zucchero per il corpo è la frutta dolce: mele, kaki, fichi, pere, albicocche, pesche, ciliegie, prugne, nespole, meloni, cocomeri, banane, datteri ecc. i cui zuccheri arrivano predigeriti nel nostro intestino, ben bilanciati con le vitamine, i minerali e gli altri fattori nutritivi, in condizione ideali secondo i requisiti digestivi del nostro apparato digerente.
Anche se gli umani risultano strutturati per alimentarsi fondamentalmente di frutta, i nostri progenitori per milioni di anni insieme alla frutta, consumata allo stato naturale e in ambienti incontaminati, si nutrivano, anche se in modo limitato, di bacche, semi e radici. Nell’attuale società industrializzata, ritengo difficile oggigiorno poter vivere per lunghi periodi di sola frutta, anche se biologica e che a questa è necessario aggiungere un giusto quantitativo di semi oleaginosi, cereali integrali, radici e verdura consumata possibilmente cruda.
Non seguirmi,io vengo da un altro pianeta. Dove tu costruisci muri, barriere e fortificazioni io ci vedo orizzonti sconfinati. (Frida Kalho)
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