Il mondo dobbiamo tutti toccarlo un’altra volta con le mani, coi piedi, con la testa, con tutto il corpo, annusarlo, guardarlo di scorcio e d’un balzo ferirlo.
Alfonso Gatto
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I DANNI DEL PESCE ALLA SALUTE UMANA
di Franco Libero Manco
Infatti, il quantitativo di pesce consumato dalla popolazione, un paio di volte a settimana, è assolutamente trascurabile e l’Omega3 è quasi inesistente sia perché con la cottura si perde l’enzima lipase, indispensabile per la sua digetione-assimilazionesia perché il pesce non è cresciuto allo stato naturale dove si nutre di alghe dalle quali trae questi acidi grassi.
Inoltre, la United States Food and Grug Administration (FDA) e la Environmental Prtotection Agency (EPA) affermano che alcune tipologie di pesce contengono talmente tanto mercurio che consumarli potrebbe risultare pericoloso per lo sviluppo cerebrale del feto, oltre che rischioso per il nostro sistema nervoso e si auspica di non consumare più di due volte a settimana qualunque tipo di pesce.
Le immense quantità di mercurio che le industrie scaricano nel mare (circa 10.000 tonnellate all’anno) passa facilmente dal pesce nell’organismo umano. E’ utile ricordare la strage di Minamota (Giappone) del 1952 nella quale morirono 77 persone ed altre 360 rimasero invalide per aver mangiato pesce ricco di mercurio, una potente neurotossina in grado di interferire nello sviluppo del cervello riducendo l’intelligenza specialmente nei bambini.
Nei pesci si riscontra un elevato contenuto di istamina (infiammatori) specialmente nelle sardine, gli sgombri, le alici e i tonni, ovvero il pesce azzurro tipico dei nostri mari che è responsabile anche di fenomeni di intossicazione.
Il pesce è carne grassa come ogni altra carne di animale, contiene le stesse tossine delle carni e può causare parassitosi (es. tenia, ascaridi), asma, eczema, prurito, allergie, malattie renali, danni al sistema nervoso, ecc.
Ma deve preoccupare anche la presenza, nelle cozze, nelle ostriche e nei crostacei, di cadmio e piombo, abbondantemente presenti negli scarichi industriali, che trasmette all’uomo la salmonella, larve di tenia e di ascaridi, né la cottura è sufficiente a scongiurare i pericoli in tal senso. Il piombo può ostacolare lo sviluppo dell’intelligenza nei bambini, mentre negli adulti può causare ipertensione, malattie cardiovascolari, cancro ai polmoni, allo stomaco e al cervello. Alcuni molluschi possono trasmettere l’epatite virale ed altre malattie infettive. Mentre il cadmio può comportare disfunzioni renali e sessuali, decalcificazione ossea e cancro.
Inoltre, nel pesce ci sono velenose concentrazioni di cloruro di sodio, che con la cottura diventano massa inorganica causante tumori gastrici, ritenzione idrica, gravi idropisie. I pesci sono anche ricchi di purine (sostanze azotate che fanno aumentare i livelli di acidi urici nel sangue) e di metalli pesanti. In realtà le bancarelle del pescivendolo nascondono più insidie per la salute umana dello stesso bancone del macellaio.
L’Eurepean Prospective Investigation into Cancer and Nutrition, nell’ambito di questo studio, che rappresenta il più vasto condotto sui livelli di ALA e sulla conversione in EPA e DHA, il Dr. Wels e la sua equipe hanno misurato i livelli plasmatici degli Omega 3 e Omega 6 in due gruppi formati da vegetariani-vegani e da consumatori di pesce. I livelli di EPA e DHA sono risultati uguali nei due gruppi. Questo dimostra, spiegano i ricercatori, che la capacità di “conversione” in acidi grassi Omega 3 è molto maggiore nei vegetariani-vegani rispetto a coloro che consumano pesce. Nel 2010 in Gran Bretagna è stato condotto uno studio medico-scientifico su 19.000 persone in cui è stato dimostrato che l’assunzione di Omega 3 è più efficiente se proviene dai vegetali invece che dal pesce.
Presenza di Omega 3 (mg/100) nei vegetali
Olio di semi di lino: 66
Semi di lino: 32
Olio di canapa: 18
Olio di noce: 14
Soia cotta: 11
Olio di soia: 7,60
Noce: 6,50
Germe di grano: 5,40
Pesci più ricchi di Omega 3 e più consumati (mg/100)
Sardine fresche: 4
Anguilla: 3,56
Tonno fresco: 2,95
Aringa: 2,1
Salmone: 2
Spigola: 1,26
Storione: 1

Se il pesce fosse l’unica fonte di Omega3 saremmo tutti morti
di Franco Libero Manco
Infatti, il quantitativo di pesce consumato dalla popolazione, un paio di volte a settimana, è assolutamente trascurabile e l’Omega3 è quasi inesistente sia perché con la cottura si perde l’enzima lipase, indispensabile per la sua digetione-assimilazionesia perché il pesce non è cresciuto allo stato naturale dove si nutre di alghe dalle quali trae questi acidi grassi.
Inoltre, la United States Food and Grug Administration (FDA) e la Environmental Prtotection Agency (EPA) affermano che alcune tipologie di pesce contengono talmente tanto mercurio che consumarli potrebbe risultare pericoloso per lo sviluppo cerebrale del feto, oltre che rischioso per il nostro sistema nervoso e si auspica di non consumare più di due volte a settimana qualunque tipo di pesce.
Le immense quantità di mercurio che le industrie scaricano nel mare (circa 10.000 tonnellate all’anno) passa facilmente dal pesce nell’organismo umano. E’ utile ricordare la strage di Minamota (Giappone) del 1952 nella quale morirono 77 persone ed altre 360 rimasero invalide per aver mangiato pesce ricco di mercurio, una potente neurotossina in grado di interferire nello sviluppo del cervello riducendo l’intelligenza specialmente nei bambini.
Nei pesci si riscontra un elevato contenuto di istamina (infiammatori) specialmente nelle sardine, gli sgombri, le alici e i tonni, ovvero il pesce azzurro tipico dei nostri mari che è responsabile anche di fenomeni di intossicazione.
Il pesce è carne grassa come ogni altra carne di animale, contiene le stesse tossine delle carni e può causare parassitosi (es. tenia, ascaridi), asma, eczema, prurito, allergie, malattie renali, danni al sistema nervoso, ecc.
Ma deve preoccupare anche la presenza, nelle cozze, nelle ostriche e nei crostacei, di cadmio e piombo, abbondantemente presenti negli scarichi industriali, che trasmette all’uomo la salmonella, larve di tenia e di ascaridi, né la cottura è sufficiente a scongiurare i pericoli in tal senso. Il piombo può ostacolare lo sviluppo dell’intelligenza nei bambini, mentre negli adulti può causare ipertensione, malattie cardiovascolari, cancro ai polmoni, allo stomaco e al cervello. Alcuni molluschi possono trasmettere l’epatite virale ed altre malattie infettive. Mentre il cadmio può comportare disfunzioni renali e sessuali, decalcificazione ossea e cancro.
Inoltre, nel pesce ci sono velenose concentrazioni di cloruro di sodio, che con la cottura diventano massa inorganica causante tumori gastrici, ritenzione idrica, gravi idropisie. I pesci sono anche ricchi di purine (sostanze azotate che fanno aumentare i livelli di acidi urici nel sangue) e di metalli pesanti. In realtà le bancarelle del pescivendolo nascondono più insidie per la salute umana dello stesso bancone del macellaio.
L’Eurepean Prospective Investigation into Cancer and Nutrition, nell’ambito di questo studio, che rappresenta il più vasto condotto sui livelli di ALA e sulla conversione in EPA e DHA, il Dr. Wels e la sua equipe hanno misurato i livelli plasmatici degli Omega 3 e Omega 6 in due gruppi formati da vegetariani-vegani e da consumatori di pesce. I livelli di EPA e DHA sono risultati uguali nei due gruppi. Questo dimostra, spiegano i ricercatori, che la capacità di “conversione” in acidi grassi Omega 3 è molto maggiore nei vegetariani-vegani rispetto a coloro che consumano pesce. Nel 2010 in Gran Bretagna è stato condotto uno studio medico-scientifico su 19.000 persone in cui è stato dimostrato che l’assunzione di Omega 3 è più efficiente se proviene dai vegetali invece che dal pesce.
Presenza di Omega 3 (mg/100) nei vegetali
Olio di semi di lino: 66
Semi di lino: 32
Olio di canapa: 18
Olio di noce: 14
Soia cotta: 11
Olio di soia: 7,60
Noce: 6,50
Germe di grano: 5,40
Pesci più ricchi di Omega 3 e più consumati (mg/100)
Sardine fresche: 4
Anguilla: 3,56
Tonno fresco: 2,95
Aringa: 2,1
Salmone: 2
Spigola: 1,26
Storione: 1
La vita è fatta di piccole felicità insignificanti.. simili a minuscoli fiori.
Non è fatta solo di grandi cose.. come lo studio, l’amore, i matrimoni, i funerali.
Ogni giorno succedono piccole cose..tante da non riuscire a tenerle a mente né a contarle.. e tra di esse si nascondono granelli di una felicità appena percepibile.. che l’anima respira e grazie alla quale vive.
( Banana Yoshimoto )
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